L’amarezza per l’eliminazione dalla zona medaglie non è ancora smaltita del tutto, ma la Nazionale di calcio ha dimostrato di saper voltare pagina e ieri mattina ha battuto la Polonia (2-1) con una buona prestazione. Il nuovo obiettivo da conquistare è il 5° posto, importante per il ranking. Contro i polacchi gli azzurri sono andati a segno per primi con Calabrò e dopo aver subìto il pareggio hanno trovato la rete della vittoria con il giovane Manuel Grippo, figlio del capitano, autore del suo primo gol in maglia azzurra.
“Abbiamo giocato un gran primo tempo – racconta il vice capitano, Stefano Bragaglia – nella ripresa siamo un po’ calati, soprattutto perché il campo era un po’ fangoso e la manovra difficile, ma l’importante è aver conquistato la posta in palio per tener vivo l’obiettivo del quinto posto. La delusione non è passata del tutto, perché speravamo di andare a medaglia: la sconfitta con l’Ucraina la sentiamo immeritata, forse i nostri avversari nel finale sono stati più furbi di noi ottenendo un rigore”.
Rimane l’esperienza umana, che ha arricchito la truppa di mister Trocchia: “Siamo un gruppo unito, c’è collaborazione e tutti sono contenti quando qualcuno porta a casa una medaglia perché l’importante è tifare per l’Italia e tenere alta la nostra bandiera. Quanto alla nostra squadra, sono contentissimo dei tanti giovani che abbiamo inserito rispetto a Samsun, questo ci consente di guardare con fiducia al futuro”.