I capitani delle squadre azzurre gli hanno regalato un pallone per ogni disciplina con le firme e tutta la delegazione azzurra si è radunata nella hall dell’Intercity Hotel per salutare il segretario del Cip Juri Stara e Cosimo Bianchi dell’Ufficio Preparazione Paralimpica, che rientrano in Italia dopo alcuni giorni trascorsi a Caxias do Sul per toccare con mano il movimento sportivo della Fssi.
“E’ stata un’esperienza meravigliosa e formativa: un mondo che conoscevo abbastanza bene – spiega il segretario del Cip -, ma solo attraverso i racconti e le carte, mentre condividendo l’esperienza delle Deaflympics con voi mi sono reso conto personalmente di tutta una serie di piccole e grandi peculiarità che, una volta apprese, contribuiscono a rendere tutto molto più chiaro”. E’ rimasto colpito, Juri Stara, dall’atmosfera che si respira a Casa Italia: “Ho scoperto un gruppo di ragazzi sorridenti, pieni di vita e di gioia nel fare sport e divertirsi, con un sottofondo di educazione e giusta sobrietà, senza eccedere mai: una bellissima conferma di ciò che mi veniva sempre raccontato. Oltre al livello agonistico, che è davvero molto buono”.
Naturalmente per gli atleti sordi la sua presenza in Brasile ha un significato profondo: “Per noi il fatto che la Fssi faccia parte della grande famiglia paralimpica è scontato. Qui ho scoperto tanti dettagli sul piano organizzativo, come il rapporto fra i ragazzi, i coach e gli interpreti che è straordinario. E sono convinto che tutto questo ci aiuterà a trovare le chiavi di accesso e le soluzioni che permettano alle tante tipologie di disabilità di stare insieme”.