La Nazionale femminile è di nuovo in finale olimpica a distanza di cinque anni, dopo una partita bellissima vinta per 3-1 sull’Ucraina ed un quarto set terminato 27-25 che ricorderemo a lungo. Quanto Tomat mette giù l’ultima palla esplode il palazzetto: tutta la delegazione azzurra è arrampicata sulle transenne del “Marco Polo” a festeggiare l’ennesima finale di questo gruppo che non finisce mai di stupire e che anche col nuovo staff continua sul solco tracciato in precedenza.
“Riconfermarsi cinque anni dopo significa che siamo ancora sulla strada giusta – dice con soddisfazione il Dt Loredana Bava – e che questo anno di lavoro ha dato i suoi frutti”.
Il match si è sviluppato con un primo set tutto di marca azzurra (25-18), nel secondo l’Ucraina è partita più decisa ed è riuscita a respingere tutti gli assalti dell’Italia (20-25) che avrebbe voluto chiudere in fretta i conti e invece ha dovuto armarsi di grinta e pazienza e ricostruire daccapo quel successo che sentiva alla sua portata (25-17 il terzo parziale). Ma è stato il quarto il set che ha entusiasmato tutti, giocato sul filo del rasoio, recuperato dal 23-19, poi combattuto su ogni palla, con Luana Martone inarrestabile nel chiudere i giochi disegnati per lei.
“Ho capito che ce l’avremmo fatta quando ho visto che punto su punto l’Italia non mollava, anche se l’Ucraina ha resistito a lungo” racconta Bava. Ora in finale si ripresenterà l’eterna sfida con la Turchia, che ebbe la meglio sulle azzurre nella finale mondiale di Chianciano Terme e che anche qui a Caxias do Sul le ha sconfitte nel girone di qualificazione ma le sensazioni sono buone: “Sicuramente l’entusiasmo di oggi ci darà una mano – è l’auspicio del Dt azzurro – perché battere l’Ucraina non era così scontato e sono certa che questa vittoria ci caricherà a dovere per una sfida che stavolta vogliamo far nostra”.