Basket, l’Italia femminile vola in finale e scrive ancora la storia

Un’altra impresa che resterà negli annali quella compiuta dalla Nazionale femminile alla palestra Vasco de Gama quest’oggi. Battendo ancora la Polonia (73-58) le azzurre volano per la prima volta nella storia in una finale olimpica. Gioia incontenibile a fine partita per un traguardo straordinario. È stata una battaglia tosta contro un’avversaria che non ha mai mollato. Le azzurre partono bene (9-4) con Strazzari scatenata, ma a fine primo quarto la Polonia è li; all’inizio del secondo quarto l’allungo con la tripla di Ziccardi (22-11), mentre le polacche ci mettono 4′ per segnare il primo canestro e si va all’intervallo con un rassicurante +12. Dagli spogliatoi esce però una Polonia che non vuole arrendersi e quando Strazzari e Sorrentino commettono il terzo fallo coach Braida deve cercare in panchina altre risorse (brava Todeschini) per tenere botta nel corso di un terzo quarto molto combattuto in cui il margine si riduce a 7 punti (41-34) per un fallo tecnico affibbiato a Sautariello, che spende tantissime energie nel contenere, bene, la leader polacca. Un canestro di Sorrentino allo scadere gasa le compagne e si va all’ultimo riposo sul 51-40. Ad aprire le porte della gloria è la tripla di Sautariello (56-42 al 32′) poi Viana, autrice di una prestazione clamorosa, allunga a +18. Le polacche reagiscono ancora portandosi a -10 (58-48) ma è l’ultimo sforzo, poi le azzurre dilagano con Cascio che chiude tutti i varchi. La medaglia è già al collo, ora vedremo di che colore.

“Abbiamo preparato la partita provando a dare più indicazioni possibili – racconta coach Sara Braida – perché eravamo certe che le ragazze avrebbero sentito il peso di una semifinale, ma in campo ci sono state loro e, nonostante gli errori, per noi sono state perfette. Questa è la vittoria di un progetto nato 11 anni fa e cresciuto manifestazione dopo manifestazione. Oggi abbiamo una squadra competitiva, una dirigenza attenta, uno staff di alta professionalità e una federazione che si prende cura di tutto”.