Deaflympics in Brasile, 85 gli azzurri in partenza. Ma Luca Pancalli spinge: “I sordi alle Paralimpiadi”

Partire per un’Olimpiade è il sogno più grande per un atleta: lo condividono insieme in quest’ultimo raduno gli azzurri della Federazione Sport Sordi italiana al Centro Asteria di Milano, dove tante personalità sono intervenute venerdì pomeriggio per salutare la delegazione in partenza per il Brasile. La località di Caxias do Sul ospiterà dal 1° al 15 maggio la XXIV edizione delle Summer Deaflympics dove l’Italia si presenta con 85 atleti in 11 discipline diverse. Come portabandiera è stata scelta la cestista Viola Strazzari, vent’anni, medaglia d’oro agli ultimi Europei con la sua Nazionale, un bel segnale per il futuro. Ma le radici sono importanti: dal 1924 la federazione sostiene gli atleti italiani sordi nel portare avanti la loro passione per lo sport e aiutarli a superare le barriere della comunicazione.

Ieri il presidente del Cip Luca Pancalli ha aperto orizzonti che il mondo silenzioso attendeva da molto tempo: “Auspico l’integrazione degli atleti sordi alle Paralimpiadi perché possano diventare l’appuntamento sportivo più alto: è lì che si costruisce la socialità dei paesi. Credo nei processi riformatori, anche lenti, che portano alla conquista dei diritti da cui poi non si torna più indietro. Intanto siate orgogliosi di andare alle Deaflympics: perché vi siete qualificati e perché rappresentate l’Italia”.

Guido Zanecchia, presidente della Fssi, ringrazia: “Pancalli si è sempre battuto perché gli atleti sordi fossero più considerati, ma per farci conoscere serve qualcuno che racconti le storie di questi ragazzi. Le Deaflympics si disputeranno per la prima volta in America Latina, sarà un’occasione per progredire anche per loro”.

Poi la carica dell’atleta paralimpica Giusy Versace, in questa sorta di fratellanza che ha entusiasmato tutti: “Quando mi chiedono se vorrei tornare indietro a prima dell’incidente rispondo che non mi sarebbe bastata una vita per imparare tutte le cose

che ho capito da quando sono entrata nel mondo della disabilità. Difficile non vuol dire impossibile”.

Presenti anche il presidente dell’Ente Nazionale Sordi, Raffaele Cagnazzo (“il termine non udente non ci descrive, quella negazione deve sparire, questi giovani sono prima di tutto atleti sordi”) e la presidente della Commissione Sport del Comune di Milano, Angelica Vasile (“Le barriere vanno abbattute con un approccio in cui si tengano insieme più politiche, sportive e sociali, ampliando le tipologie di sport per coinvolgere più persone possibili”).

Orgogliosi gli sponsor che sostengono la Fssi: Cattolica Assicurazioni, Sella Personal Credit, Ordine dei Cavalieri di Malta e Ranocchi srl, che vedono “nella determinazione di questi atleti una fonte di ispirazione”.

In questo week-end le Nazionali di calcio maschile, basket femminile, volley maschile e femminile disputeranno amichevoli a Milano con formazioni udenti locali: la testimonianza che l’inclusione sta facendo passi avanti. Merito anche di realtà come il Pio Istituto dei Sordi e il Centro Asteria che hanno messo le loro strutture e risorse a disposizione degli atleti, in una bella sinergia collaborativa.